LA
VITA DENTRO LO SCHERMO 2016
Il
Cinema tra Tempo e Vivente
un progetto del Centro Studi Cinematografici
a
cura di Massimo Causo e Elio Girlanda
Roma, 5 - 15 dicembre 2016
Il cinema ha sempre ricercato, oltre i generi e i linguaggi, fin dalle origini e dalla pratica teorica di Dziga Vertov ("La vita colta sul fatto"), l’abbraccio dichiarato, simbiotico, intimo, esistenziale, praticamente organico, con la “vita” dei personaggi, con i loro tempi reali, naturali, biologici, di crescita, di sviluppo e trasformazione.
L'esempio
fornito da Richard Linklater con Boyhood
ha
portato alla ribalta un paio di anni fa una tendenza che con i nuovi
media e i social media ha assunto implicazioni filosofiche,
sociologiche e morali. Linklater ha infatti riformulato in modo
definitivo il paradigma della modernità del cinema, collocandolo in
una prospettiva diegeticamente esistenziale nonché intermediale, in
sintonia con la mutazione digitale, che trasforma la quotidianità in
reality, e con i processi della rete caratterizzati dalla temporalità
interminabile.
Con
questo progetto biennale, iniziato lo scorso anno a Bari e curato da
Massimo Causo e Elio Girlanda, il Centro Studi Cinematografici intende riflettere sulla
modernità del cinema che sfiora la vita, anzi “sfora”
letteralmente nella vita, passando attraverso le esperienze
artistiche ed esistenziali di Registi e Attori, in una contaminazione
vicendevole tra il Personaggio, l'Autore e il suo Interprete
(professionista o meno esso sia).
Questa
seconda fase del progetto, che si è svolta a Roma dal 5 al 15 dicembre
2016, nella sede della Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi”, si è strutturata in tre momenti: nella prima fase
("Vite e Cinema: storie di Registi, Attori e Personaggi”) è stato approfondito il rapporto simbiotico tra alcuni autori che hanno segnato la storia del cinema moderno e gli attori ai
quali hanno affidato il loro lavoro: in particolare ci si è soffermati assieme a Grazia Paganelli sulle esperienze di Werner Herzog con
Klaus Kinski e Bruno Schleinstein, e assieme a Giuseppe Gariazzo sul rapporto tra
Leos Carax e Denis Lavant.
Il secondo momento (“Figure in
transito: tra Cinema e Vita”) ha proposto l'incontro con due giovani
autori italiani come Pietro Marcello e Michele Vannucci, che sulla
relazione di scambio tra messa in scena e eventi reali hanno basato
le loro opere.
A chiusura del progetto, infine, si è svolta una Tavola Rotonda che ha affrontato un'ampia riflessione sul tema “La Vita dentro lo
Schermo” con gli interventi di studiosi e critici come Roberto Silvestri,
Gianluca Arcopinto, Simone Emiliani, Adriano D'Aloia ed Elio
Girlanda, moderati da Massimo Causo.
programma
“Vite e Cinema:
storie di Registi e
Personaggi”
incontri sugli autori
lunedì 5 dicembre 2016
“Werner, Klaus &
Bruno: vite e cinema di Herzog”
incontro con Grazia
Paganelli
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martedì 6 dicembre 2016
“Leos & Denis: vite
e cinema di Carax”
incontro con Giuseppe
Gariazzo
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“Figure in transito:
il Cinema sfora nella
Realtà”
incontri con gli autori
martedì 13 dicembre 2016
incontro con
Michele Vannucci e Matteo Vieille
regista e direttore della fotografia di
"Il più grande sogno"
Michele Vannucci e Matteo Vieille
regista e direttore della fotografia di
"Il più grande sogno"
a seguire proiezione di
Una storia normale di
Michele Vannucci (It. 2015 - 15')
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mercoledì 14 dicembre 2016
a seguire proiezione di
Bella e perduta di Pietro
Marcello (It. 2015, 87')
[Per motivi tecnici non è stato
possibile effettuare
la diretta streaming dell'incontro con
Pietro Marcello.
Rimandiamo quindi ad alcune interviste
in cui il regista affronta,
in occasione di altri interventi, gli
argomenti trattati nel corso dell'incontro romano]
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giovedì 15 dicembre 2016
“La vita dentro lo
schermo”
tavola rotonda
Modera
Massimo Causo
comunicazione
Elio Girlanda
“Contro la
velocizzazione e l'alienazione del tempo:
Hartmut Rosa e la
'risonanza'.”
interventi
Roberto Silvestri
“Militanza,
testimonianza, resistenza:
transizioni vita/cinema
nell'avanguardia che filma”
Gianluca Arcopinto
“Sparring partners: vita
da Produttore tra Film e Autore”
Simone Emiliani
“Le physique du rôle:
sovrimpressioni tra Star e Personaggio”
Adriano D'Aloia
"Montare il tempo.
Estetiche della temporalità
fra esperienza audiovisiva
e vita quotidiana"