mercoledì 25 gennaio 2017




LA VITA DENTRO LO SCHERMO 2016
Il Cinema tra Tempo e Vivente


un progetto del Centro Studi Cinematografici
a cura di Massimo Causo e Elio Girlanda


Roma, 5 - 15 dicembre 2016


Il cinema ha sempre ricercato, oltre i generi e i linguaggi, fin dalle origini e dalla pratica teorica di Dziga Vertov ("La vita colta sul fatto"), l’abbraccio dichiarato, simbiotico, intimo, esistenziale, praticamente organico, con la “vita” dei personaggi, con i loro tempi reali, naturali, biologici, di crescita, di sviluppo e trasformazione.
L'esempio fornito da Richard Linklater con Boyhood ha portato alla ribalta un paio di anni fa una tendenza che con i nuovi media e i social media ha assunto implicazioni filosofiche, sociologiche e morali. Linklater ha infatti riformulato in modo definitivo il paradigma della modernità del cinema, collocandolo in una prospettiva diegeticamente esistenziale nonché intermediale, in sintonia con la mutazione digitale, che trasforma la quotidianità in reality, e con i processi della rete caratterizzati dalla temporalità interminabile.

Con questo progetto biennale, iniziato lo scorso anno a Bari e curato da Massimo Causo e Elio Girlanda, il Centro Studi Cinematografici intende riflettere sulla modernità del cinema che sfiora la vita, anzi “sfora” letteralmente nella vita, passando attraverso le esperienze artistiche ed esistenziali di Registi e Attori, in una contaminazione vicendevole tra il Personaggio, l'Autore e il suo Interprete (professionista o meno esso sia).

Questa seconda fase del progetto, che si è svolta a Roma dal 5 al 15 dicembre 2016, nella sede della Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi”, si è strutturata in tre momenti: nella prima fase ("Vite e Cinema: storie di Registi, Attori e Personaggi”) è stato approfondito il rapporto simbiotico tra alcuni autori che hanno segnato la storia del cinema moderno e gli attori ai quali hanno affidato il loro lavoro: in particolare ci si è soffermati assieme a Grazia Paganelli sulle esperienze di Werner Herzog con Klaus Kinski e Bruno Schleinstein, e assieme a Giuseppe Gariazzo sul rapporto tra Leos Carax e Denis Lavant.
Il secondo momento (“Figure in transito: tra Cinema e Vita”) ha proposto l'incontro con due giovani autori italiani come Pietro Marcello e Michele Vannucci, che sulla relazione di scambio tra messa in scena e eventi reali hanno basato le loro opere.
A chiusura del progetto, infine, si è svolta una Tavola Rotonda che ha affrontato un'ampia riflessione sul tema “La Vita dentro lo Schermo” con gli interventi di studiosi e critici come Roberto Silvestri, Gianluca Arcopinto, Simone Emiliani, Adriano D'Aloia ed Elio Girlanda, moderati da Massimo Causo.

programma

“Vite e Cinema:
storie di Registi e Personaggi”
incontri sugli autori

lunedì 5 dicembre 2016
“Werner, Klaus & Bruno: vite e cinema di Herzog”
incontro con Grazia Paganelli




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martedì 6 dicembre 2016
“Leos & Denis: vite e cinema di Carax”
incontro con Giuseppe Gariazzo



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“Figure in transito:
il Cinema sfora nella Realtà”
incontri con gli autori

martedì 13 dicembre 2016
incontro con 
Michele Vannucci e Matteo Vieille
regista e direttore della fotografia di
"Il più grande sogno"



a seguire proiezione di

Una storia normale di Michele Vannucci (It. 2015 - 15')



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mercoledì 14 dicembre 2016
a seguire proiezione di
Bella e perduta di Pietro Marcello (It. 2015, 87')




[Per motivi tecnici non è stato possibile effettuare
la diretta streaming dell'incontro con Pietro Marcello.

Rimandiamo quindi ad alcune interviste in cui il regista affronta, 
in occasione di altri interventi, gli argomenti trattati nel corso dell'incontro romano]

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giovedì 15 dicembre 2016
“La vita dentro lo schermo”
tavola rotonda

Modera

Massimo Causo

comunicazione

Elio Girlanda
“Contro la velocizzazione e l'alienazione del tempo:
Hartmut Rosa e la 'risonanza'.”

interventi

Roberto Silvestri
“Militanza, testimonianza, resistenza:
transizioni vita/cinema nell'avanguardia che filma”

Gianluca Arcopinto
“Sparring partners: vita da Produttore tra Film e Autore”

Simone Emiliani
“Le physique du rôle: sovrimpressioni tra Star e Personaggio”

Adriano D'Aloia
"Montare il tempo. Estetiche della temporalità
fra esperienza audiovisiva e vita quotidiana"